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Bordiga1888.it

Il Diario di Mario – 3

Caro diario,
oggi ti parlerò della genziana, una pianta che cresce spontanea nelle vallate cuneesi, dai 1.700 metri di quota in su. Dai primi giorni di ottobre, comincia la sua raccolta, soprattutto nei versanti montani più a Sud, mentre in quelli a Nord le piante sono ancora in fiore. E attenzione: non va confusa con la genzianella, che è una specie completamente diversa e si raccoglie a fine primavera, per utilizzarne i fiori. Della genziana, invece, servono le radici, che vengono fatte seccare, lavate e portate alla distilleria Bordiga, dove questo ingrediente fondamentale per i nostri prodotti di eccellenza, non manca mai tutto l’anno. Ne abbiamo di importanti scorte, grazie al lavoro dei nostri bravi ed esperti raccoglitori. Le radici vengono messe in infusione per 30-40 giorni ed il risultato è un infuso dal sapore molto amaro, che viene spesso abbinato ad altre erbe botaniche più dolci, per creare straordinari liquori, amari, elisir, il nostro pregiatissimo Vermouth e soprattutto, il Bitter per l’aperitivo. Può servire anche per il Barolo chinato, ma la sua caratteristica principale è di essere una base per digestivi. Ora che ci penso, mi ricordo che da ragazzino, mio padre raccontava che la genziana era molto popolare tra gli antichi Romani, che ne scoprirono le sue proprietà per curare la febbre, i disturbi intestinali e anche contro i vermi, o per guarire le ferite, perché è un ottimo cicatrizzante. Serviva spesso per la cattiva digestione dopo pasti abbondanti, di cui i Romani erano famosi. Quando andavamo a caccia in valle Vermenagna, papà mi portava in uno dei suoi luoghi preferiti, dove si trovavano radici di genziana profonde anche 30 centimetri. Se sai mantenere un segreto, te lo rivelo: quel posto è Parafundit Alaina, sopra Limone, dove cresce una delle piante spontanee migliori. Più in generale, per trovarla, consiglio di percorrere le pietraie esposte al sole, mentre nei pascoli è possibile la sua presenza, ma in quantitativi molto più piccoli. Non è complicata da raccogliere: basta sradicare a fondo la pianta, facendo però attenzione a non spezzarla. In ogni caso, ricresce spontaneamente e dove si trova un filare, è possibile farne un buon mucchio. Ai non esperti, comunque, sconsiglio la raccolta, perché può essere confusa con piante tossiche. Meglio affidarsi, pertanto, ai professionisti delle botaniche. A metterla in bottiglia, ci pensiamo noi della Bordiga, grazie alle ricette secolari tramandate dal cavalier Pietro. Nel suo quaderno ingiallito, ne ho trovate di fantastiche. Ora ti saluto e mi rimetto al lavoro. Chissà che non inventi un nuovo prodotto di successo a base di genziana.
Arrivederci alla prossima puntata!