pints and crafts

Alienum phaedrum torquatos nec eu, vis detraxit periculis ex, nihil expetendis in mei. Mei an pericula euripidis, hinc partem ei est. Eos ei nisl graecis, vix aperiri elit

Get social:

Image Alt

Bordiga1888.it

Il Diario di Mario – 4

Caro Diario,
oggi ti parlerò dell’infusione, il procedimento basilare per la realizzazione dei liquori che alla Bordiga produciamo tutto l’anno, con diverse tipologie di erbe botaniche raccolte a mano dai nostri abili maestri raccoglitori.

C’è anche chi la chiama “macerazione”, ma io preferisco definirla “infusione”, parola molto più delicata e gentile. Per farti capire il processo, l’esempio più semplice è pensare a una tazza di acqua calda, dove poi si immerge una bustina di the. Cosa succede? L’acqua inizia subito a colorarsi e con il passare dei minuti, assume un colore sempre più intenso. Lo stesso vale per l’infusione, metodo per estrarre gli aromi e i principi attivi dalle piante officinali, anche dagli alimenti come la frutta, immergendoli in un liquido che può essere acqua, alcol, vino, per un tempo più o meno lungo. Il prodotto che si ricava è l’infuso. Le preparazioni sono tante, diverse, e anche semplici. Molti si fanno il loro liquore in casa, seguendo le ricette della nonna. Io ho imparato da un grande maestro, il dottor Bordiga, il primo a insegnarmi a creare l’infuso del nostro rinomato Genepy. Lo stesso principio vale per le altre botaniche, l’importante è avere tanta pazienza, ricercare il massimo della qualità negli ingredienti e rispettare poche regole base. Le erbe vanno immerse completamente in una soluzione di alcol e acqua, e lasciate riposare per un certo periodo, chiamato “posa”, variabile dai 23 ai 40 giorni. Un processo di affinamento che richiede il liquore, a seconda della tipologia delle botaniche utilizzate e della gradazione alcolica che si vuole ottenere. In breve: ogni botanica ha un suo tempo e una sua gradazione alcolica di estrazione, rispettando queste regole si ottiene la massima concentrazione di gusti e profumi. La maggiore difficoltà consiste nel raggiungere l’equilibrio tra questi fattori: un giusto grado alcolico non deve essere invasivo nei confronti dei principi attivi rilasciati dalle botaniche. Altra grossa difficoltà riguarda l’infusione della frutta, in particolare stabilire il grado di maturazione e, conseguentemente la percentuale di acqua contenuta in ciliegie, mirtilli, susine, lamponi, che alla Bordiga vengono trattati rigorosamente freschi. Non meno importante degli altri passaggi è la filtrazione del liquore. Per prima cosa si rimuovono i pezzi grossolani delle botaniche con un normale colino. Poi il liquido viene passato in filtri sempre più sottili, per rimuovere le impurità. L’ultima filtrazione viene fatta con dei brillantanti per ottenere la massima trasparenza del liquore, che dai grandi contenitori viene infine imbottigliato, pronto per essere degustato con gli amici o nelle occasioni speciali.
Seguite “Il Diario di Mario”. Al prossimo racconto!