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Bordiga1888.it

Il Diario di Mario – 9

Caro Diario,

quella che sto vivendo è una delle estati più pazzerelle di sempre. Le giornate di sole si alternano a quelle di maltempo, con forti temporali e anche trombe d’aria, ma è sempre bello tornare a scriverti. Oggi ti racconterò della fioritura del Genepy, una delle più conosciute erbe di montagna. Ho imparato a conoscerla e amarla da ragazzino, quando accompagnavo mio padre a caccia nelle vallate del Cuneese. Lo raccoglievo per mia mamma, che sapeva trasformarlo in un ottimo liquore.
È una pianta che cresce in maniera spontanea a partire dai 1700-1800 metri di altitudine, in zone abbastanza difficili da raggiungere, in tutto l’arco alpino di Piemonte e Valle d’Aosta.

Dalle nostre parti, in particolare, sulle Alpi Cozie e Marittime. Il Genepy è una specie protetta fin dal 1928 e per raccoglierla, bisogna rispettare forti limitazioni di quantità. Anche per questo il 90% della produzione attuale avviene nelle coltivazioni degli agricoltori. In provincia di Cuneo ci sono tante piantagioni, qualcuno aveva provato anche a realizzarle a quote più basse, sui 1.500 metri, ma il clima più caldo non era favorevole e inoltre le piante venivano aggredite da un fungo che le faceva morire. Per avere risultati eccellenti, la coltura deve avvenire molto più in alto, in terreni particolari e secondo metodologie del tutto naturali. La varietà più adatta si è dimostrata l’Artemisia Mutellina, quella che utilizziamo alla distilleria Bordiga, dove il Genepy rappresenta l’elemento principale di uno dei nostri più famosi liquori, creato ancora oggi secondo una storica ricetta del cavalier Bordiga. Tutto il raccolto avviene rigorosamente a mano, fiore per fiore, grazie ai nostri raccoglitori montanari che lo mettono ad essiccare all’ombra nelle baite, e mai servendosi di additivi chimici.
Terminata l’essiccazione, il Genepy viene trasferito allo stabilimento di Cuneo e posto in infusione idroalcolica, poi imbottigliato e messo a riposare per 20-30 giorni. Questo prodotto si presenta con una colorazione naturale paglierina che tende al verde pallido, ha un gusto molto particolare, aromatico e che può presentare piccole differenze a seconda della zona di provenienza della pianta. Alla Bordiga, tuttavia, miscelando insieme i fiori di diverse vallate, riusciamo a garantire un sapore costante e davvero unico nel suo genere, molto apprezzato sia sul mercato nazionale, sia internazionale. Personalmente preferisco consumarlo come digestivo, ma negli ultimi anni viene servito anche come dissetante, con l’aggiunta di ghiaccio, oppure come aperitivo o cocktail grazie alle invenzioni dei barman professionisti. Alcuni di loro collaborano da tempo con Bordiga e utilizzano il nostro genepy in tante occasioni, e sempre con successo. Anche perché siamo gli unici al mondo a rispettare l’antica tradizione: per ogni litro di genepy, servono almeno 45 steli, che equivalgono a 5 grammi di pianta. Il resto della ricetta è un segreto, che custodisco gelosamente. Non arrabbiarti, forse un giorno te lo rivelerò. Ora ti saluto e ti mando un forte abbraccio. Arrivederci alla prossima puntata.